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Superbonus 110%, uno strumento innovativo per cittadini e Stato

Per chi ne usufruisce vanno seguite una serie di procedure e di termini

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Di incentivi per detrarre le spese edilizie finalizzate al rinnovo delle abitazioni sono da qualche anno già operative, ma il superbonus 110%, è uno strumento innovativo che nella sua complessità ha attirato l’attenzione dei proprietari, dei tecnici, delle imprese e degli istituti di credito in quanto si può detrarre, cedere o richiedere lo sconto in fattura dei lavori realizzati. L’occasione è sicuramente ghiotta, lo Stato paga quanto è necessario, anche di più, per rimettere in moto un comparto edilizio in sofferenza. 

Dopo le stagioni dei condoni edilizi che hanno visto legalizzare l’enorme numero di strutture commerciali, abitative e industriali, nate spontaneamente, con pochi controlli, a volte per necessità, ma con la consapevolezza di eludere le pur chiare normative esistenti, ci siamo accorti che la scelta fatta non è stata la più adeguata.

Gli incassi per ripianare la finanza pubblica sono stati irrisori e l’incremento economico derivante dall’attività del mattone non è risultata trainante rispetto ai danni realizzati. Soprattutto le leggi di condono hanno incentivato ulteriori costruzioni, piccoli e grandi abusi edilizi realizzati anche nei posti più delicati quali le coste marine, i greti dei fiumi e le zone protette.

Al danno ambientale si è molto spesso aggiunta la precarietà degli interventi, nati in fretta per eludere la sorveglianza, costruiti senza regole con materiali e tecniche non all’altezza di quelle già allora esistenti e assolutamente obsolete riferite ai requisiti oggi necessari.

Di incentivi per detrarre le spese edilizie finalizzate al rinnovo delle abitazioni sono da qualche anno già operative, ma il superbonus 110%, è uno strumento innovativo che nella sua complessità ha attirato l’attenzione dei proprietari, dei tecnici, delle imprese e degli istituti di credito in quanto si può detrarre, cedere o richiedere lo sconto in fattura dei lavori realizzati.  

L’occasione è sicuramente ghiotta, lo Stato paga quanto è necessario, anche di più, per rimettere in moto un comparto edilizio in sofferenza, ma finalizzato al rinnovo dei sistemi di produzione energetica, di efficientamento termico e di adeguamento sismico dell’ormai vetusto patrimonio edilizio italiano.

Ad un primo approccio, per accedere al Superbonus 110%, compaiono una serie di procedure e di termini che possono sembrare non ostici ma complessi nel loro rincorrersi e moltiplicarsi. Conformità, Ape pre-intervento, Asseverazione del progettista, Ape-post intervento, Sportello unico per edilizia, e di nuovo, Asseverazione, questa volta del direttore dei lavori, ecc. ecc. il tutto seguito da stati di avanzamento, (non più di due) ma riferirsi almeno al 30% dei lavori.

Lo studio attento delle leggi che si sono succedute nel tempo, a cui si fa comunque riferimento, insieme alle norme inserite nel Decreto Legge 34 del 19 maggio 2020  è pertanto d’obbligo e va studiato attentamente.

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