Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com

La casa è lo specchio della nostra identità

L’ingresso traduce la volontà di accogliere, la camera da letto rispecchia la nostra intimità

Fonte immagine: Pixabay
  • stanza bianca

La casa parla di noi, del nostro modo di essere, di muoverci, dei nostri bisogni, di come viviamo la vita. Esprime il carattere o il ‘mood’ del momento di chi la abita: calda, accogliente, fredda, piena, funzionale, inespressiva, vuota. L’abitazione, con i suoi spazi, colori, ordine, disordine, stili, materiali, esprime il nostro mondo interno, parla della nostra storia, mostra vissuti e atteggiamenti verso noi stessi e gli altri.

La casa parla di noi, del nostro modo di essere, di muoverci, dei nostri bisogni, di come viviamo la vita. Esprime il carattere o il ‘mood’ del momento di chi la abita: calda, accogliente, fredda, piena, funzionale, inespressiva, vuota. L’abitazione, con i suoi spazi, colori, ordine, disordine, stili, materiali, esprime il nostro mondo interno, parla della nostra storia, mostra vissuti e atteggiamenti verso noi stessi e gli altri.

Simbolicamente ad ogni spazio della casa possiamo dare un significato: l’entrata indica la nostra apertura e volontà di accogliere, quindi, per esempio, un atrio buio può indicare una difficoltà ad aprirsi all’altro, o comunque comunica una certa riservatezza e introversione, mentre l’open-space veicola tutt’altro messaggio.

Il salotto è il luogo dell’apparire quello nel quale ci si mostra facendo più attenzione all’immagine e a quello che vogliamo far vedere di noi.

La cucina, cuore caldo della casa, ci parla delle abitudini familiari; a volte spaziose e ricche, narrano di una tradizione che ancora è forte e descrivono il desiderio di condivisione e coinvolgimento nel quale possono essere trascinati non solo i membri della famiglia ma anche gli amici. Oggi però le cucine, spesso, vengono relegate in piccoli spazi descrivendo così una trasformazione della nostra società dove si preferisce condividere più fuori che dentro.

Anche se il lockdown e la presenza di limiti al fuori ci sta portando verso una ridefinizione del dentro e ci spinge a ricercare all’interno lo stare bene.

Spostandoci, ora, nella zona notte incontriamo la camera da letto, simbolo di intimità, stanza dove poter abbassare le difese, svestirsi della propria corazza e vivere liberamente la parte più vulnerabile del proprio Io. Entrare in questa stanza è entrare nel profondo di chi la abita: i materiali, la morbidezza o meno delle forme, la luce, i colori, gli oggetti, gli odori ci rimandano a un vissuto che può essere di benessere o di disarmonia e malessere. Camere da letto buie, anguste possono parlare di una difficoltà a entrare in contatto con la parte più fragile e oscura di noi stessi.

Dulcis in fundo arriviamo al bagno luogo d’intimità con il proprio corpo e del rapporto con i benefici dell’elemento acqua. Come lo concepiamo ed arrediamo riflette la cura o meno che abbiamo per noi stessi e l’importanza che diamo al corpo come base fondamentale per il nostro equilibrio psico-fisico.

Questo viaggio virtuale nei luoghi della casa ci inizia a far riflettere su come il fuori sia un continuum con il dentro rispecchiando aspetti di noi di cui possiamo via via prendere sempre più consapevolezza per vivere meglio, a pieno e in modo autentico ciò che siamo.

 

Se vuoi commentare questo articolo effettua il login.