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Quanta sicurezza nel lavoro di oggi?

Il 28 aprile sarà celebrata la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro: alto il numero di decessi nei cantieri

Fonte immagine: pixabay
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In occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro 2024 che verrà celebrata il 28 aprile, Ais-Associazione infrastrutture sostenibili annuncia la prossima pubblicazione del rapporto Sostenibilità e sicurezza sul lavoro, ottavo position paper avviato dal think tank che oggi conta circa cento soci che complessivamente esprimono oltre 150mila addetti e un fatturato corrispondente a oltre l’1,2% del Pil italiano.

In occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro 2024 che verrà celebrata il 28 aprile, Ais-Associazione infrastrutture sostenibili annuncia la prossima pubblicazione del rapporto Sostenibilità e sicurezza sul lavoro, ottavo position paper avviato dal think tank che oggi conta circa cento soci che complessivamente esprimono oltre 150mila addetti e un fatturato corrispondente a oltre l’1,2% del Pil italiano.

Il rapporto, coordinato da Giuseppe Amaro di Gae-Engineering e che vede la collaborazione tra gli altri di Telt Lyon Turin, Promotore Pubblico responsabile della realizzazione e della gestione della sezione internazionale della futura linea, merci e passeggeri, Torino-Lione, e Fillea Cgil nell’ambito del Gruppo di lavoro Ais 'Responsabilità sociale e sicurezza sul lavoro' si concentra su temi fondamentali come la comunicazione della sicurezza in cantiere, la promozione di comportamenti sicuri e responsabili, e l'ottimizzazione del quadro normativo, con l’obiettivo di promuovere la sicurezza sul lavoro e la responsabilità sociale nelle pratiche lavorative.

"Il settore delle costruzioni - spiega Ais - contribuisce in modo significativo al prodotto interno lordo del Paese e ancora oggi è caratterizzato da un elevato rischio infortunistico. Il settore coinvolge il 7,8% degli addetti e l’11,3% delle aziende nazionali operanti nell’Industria e nei servizi e secondo i recenti dati Inail nel 2022 ha registrato circa 40mila infortuni sul lavoro denunciati, in aumento del 3,4% rispetto all’anno precedente ma in linea con il biennio ante pandemia 2018-2019. Sempre nel 2022 i decessi sono stati 175, il 16% in meno rispetto all’anno precedente e dato più basso dell’ultimo quinquennio".

 

"Nel quinquennio 2018-2022 - sottolinea - la maggior parte degli infortuni professionali (in media il 62%) e dei decessi (55%) si è verificata nelle fasi di demolizione o preparazione del cantiere, nei lavori di impiantistica elettrica e idraulica e, più in generale, nelle opere di costruzione specializzata. La quota di infortunati di origine straniera, pari nel 2022 al 26% degli infortuni e al 21% dei casi mortali denunciati, è più elevata rispetto alla media del 19% registrata per entrambe le casistiche negli altri settori della gestione assicurativa dell’industria e servizi".

Secondo i dati Eurostat, nel 2021 in Europa si sono verificati circa 2,88 milioni di infortuni sul lavoro, in aumento rispetto al 2020. Di questi, quasi 3.350 hanno causato la morte del lavoratore. I numeri collocano Francia (674 morti), Italia (601) e Germania (435) ai primi posti di questa triste classifica. Tuttavia, se si volge lo sguardo indietro alla storia delle grandi infrastrutture, l’indice di mortalità risulta in costante diminuzione, passando da una media di circa 25 incidenti mortali per km del XIX secolo a meno di 0,1 nel XXI secolo. Segno che il combinato disposto delle nuove tecnologie e delle policy di sicurezza è una formula efficace. Ma questo non è sufficiente: per arrivare allo 'zero' c'è ancora tanto da fare sul fronte della cultura della sicurezza.

Il gruppo di lavoro promosso da Ais si sviluppa intorno a due principali tematiche. Il primo focus è dedicato alla creazione di una policy condivisa di 'Sicurezza partecipata', alla promozione di buone prassi di cantiere e alla diffusione di una cultura dell'equità e non discriminazione. Il secondo focus approfondisce l'analisi del quadro normativo, la sensibilizzazione al tema della digitalizzazione e all’utilizzo di tecnologie e metodologie di lavoro sostenibili che possano contribuire a ridurre drasticamente e tempestivamente il fenomeno infortunistico negli ambienti di lavoro, e soprattutto in cantiere.

Particolare attenzione è dedicata alla riduzione del rischio infortunistico mediante l’adozione di strategie di contrasto al dumping contrattuale e ai principali fattori di criticità che si sviluppano nell’ambito della filiera dell’appalto.

La collaborazione tra diverse professionalità all'interno del Gruppo di Lavoro ha contribuito a fornire una prospettiva ampia e inclusiva su queste questioni cruciali. Il documento finale, atteso prima dell'estate del 2024, sarà un'importante risorsa per l'intera comunità, offrendo linee guida pratiche e soluzioni innovative per affrontare le sfide della sicurezza sul lavoro e della sostenibilità.

"Sostenibilità, digitalizzazione e sicurezza sul lavoro - dichiara il presidente di Ais, Lorenzo Orsenigo - sono interconnesse e complementari. Le aziende che adottano un approccio olistico a questi temi possono ottenere benefici significativi in termini di efficienza operativa, reputazione aziendale e salute dei dipendenti La sicurezza sul lavoro non può essere considerata un semplice aspetto tra gli altri nel contesto della responsabilità sociale aziendale, ma deve essere prioritaria e un prerequisito fondamentale per lo sviluppo di qualsiasi politica aziendale. Occorre andare oltre al semplice concetto di sicurezza passiva, ovvero il contenimento degli effetti negativi degli incidenti, passando alla sicurezza attiva, tramite la digitalizzazione, l'implementazione delle tecnologie intelligenti e i sistemi di monitoraggio in tempo reale. Considerare la sostenibilità un aggravio di costi è un errore strategico e di prospettiva, doppiamente grave è non investire adeguatamente in politiche di sicurezza".

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