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Filca propone 10 regole per aumentare la sicurezza dei cantieri

Dopo la tragedia di Firenze si susseguono le proposte per diminuire i rischi di incidenti sui posti di lavoro

  • Norme e sicurezza in cantiere

Il ragionamento della Filca per aumentare la sicurezza si basa sull'estensione delle norme del Codice degli Appalti anche ai lavori privati con maggiore concentrazione di manodopera, per fornire quei principi di trasparenza e digitalizzazione che permettano una partecipazione attiva e responsabile a tutti i livelli di rappresentanza, incluso il singolo cittadino”

Il crollo avvenuto a Firenze con le morti correlate, hanno smosso molto le coscienze, soprattutto perchè la senzasione cui ci si trova davanti è che la tragedia sia legata evidentemente a qualche mancanza. Mancanza che bisogna colmare con nuove regole più precise e certezza di attuazione delle stesse. In tale contesto arrivano anche 10 proposte della Filca Cisl con tanto di estensione delle norme codice appalti anche a lavori privati

edilexporoma2024.gifSono infatti 10 proposte per la sicurezza in edilizia, dopo la terribile tragedia di Firenze lanciate dalla Filca-Cisl nazionale, che per prima ha proposto di estendere ai lavori privati alcuni istituti validi per gli appalti pubblici. “Mai come in questo momento – spiega Enzo Pelle, segretario generale della Filca-Cisl – è fondamentale dare qualità e trasparenza al mondo delle costruzioni e proteggere il lavoratore. Le nostre proposte – aggiunge – partono da un passo non più rinviabile: estendere le norme del Codice degli Appalti anche ai lavori privati con maggiore concentrazione di manodopera, per fornire quei principi di trasparenza e digitalizzazione che permettano una partecipazione attiva e responsabile a tutti i livelli di rappresentanza, incluso il singolo cittadino”.

Tra le 10 proposte ci sono alcuni interventi efficaci nei lavori privati: lo scorporo dal ribasso d’asta dei costi della sicurezza e del lavoro; il mantenimento degli stessi standard contrattuali per tutta la catena d’appalto; la responsabilità in solido. Molto importante anche la formazione, che deve essere obbligatoria sia per gli operai che entrano in cantiere che per gli imprenditori che avviano un’attività edile, oltre a corsi di italiano per gli edili stranieri.

I lavori più complessi, inoltre, devono essere affidati a imprese specialistiche, con esperienze almeno quinquennali e certificazione. Necessarie anche una banca dati pubblica delle certificazioni e dei soggetti che certificano, un sistema premiale per le imprese certificate dal sistema bilaterale, visite preventive dei tecnici del Cpt, e un limite al numero di incarichi ai coordinatori della sicurezza, con obbligo di presenza in cantiere almeno settimanale. Tra le altre proposte l’introduzione della figura del Promotore della sicurezza (un consulente per le attività ispettive), l’affidamento preferenziale alle reti di impresa/aggregazioni di impresa per incentivare la strutturalità aziendale, il cartello digitale di cantiere trasparente per tutti gli appalti. Nel frattempo stanno partendo le assemblee in tutti i luoghi di lavoro: domani alle 15 appuntamento in Toscana, a Quarrata (Pistoia), presso il magazzino LVM Services. Interverranno, tra gli altri, i segretari generali della Filca, Enzo Pelle, e della Cisl Toscana, Ciro Recce, e il segretario della Fim nazionale, Valerio D’Alò.

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