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Ance: "il dato sui crediti incagliati avrà un impatto devastante"

L'allarme della presidente Brancaccio che sottolinea come siano a rischio circa 350 mila famiglie

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Per evitare la crisi è necessaria la proroga per i cantieri in corso in modo da scongiurare un blocco generale evitando l'effetto boomerang per le imprese e le famiglie. 

È stato un appello senza troppi giri di parole quello lanciato nei giorni scorsi da Federica Brancaccio, presidente di Ance, l’associazione nazionale dei costruttori edili italiani. La Brancaccio ha sottolineato: “Il dato sui crediti incagliati, ha un impatto devastante”. La stessa presidente Ance ha poi sottolineato che i 30 miliardi stimati dagli uffici parlamentari a giugno fanno riferimento a circa 33mila imprese e 350mila famiglie, il che significa 750mila persone, quasi una città come Torino. La Presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, come riportato sui principali media, avvisa il Governo che una cura drastica può peggiorare la situazione e se non si risolve il problema dei crediti incagliati molti lavori saranno lasciati a metà con gravi conseguenze sociali ed economiche. In una lunga intervista a La Repubblica, la Brancaccio ha voluto precisare che “noi non siamo i paladini del Superbonus, è stata sicuramente un’agevolazione nata durante un momento drammatico per l’economia italiana che non poteva essere stabilizzata negli anni, ma detto ciò, questo incentivo ha dato uno shock all’economia contribuendo a un Pil eccezionale”. Preso atto del fatto che i costi del superbonus sono stati sottostimati, allo stesso tempo la Presidente dei costruttori afferma che “ora la cura non può ammazzare il paziente e bisogna stare attenti a non generare un boomerang a danno di imprese e famiglie”. 

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