Il condominio fa il cappotto cambiando caldaia e infissi
L’efficientamento degli impianti interni uniti al cappotto termico fanno scattare le due classi per accedere al superbonus 110%
Il condominio fa il cappotto? Gli appartamenti possono cambiare caldaia e infissi. L’efficientamento degli impianti interni uniti al cappotto termico fanno scattare le due classi per accedere al superbonus 110%
Nella guida all’uso del Superbonus 110%, ovvero la misura che permette ai cittadini di poter ottenere un’agevolazione addirittura superiore alla spesa sostenuta per l’efficientamento energetico o per la messa in sicurezza antisismica della propria abitazione, al patto di imprimere all’edificio un miglioramento energetico almeno di due classi, vengono esemplificati dei casi in cui è particolarmente vantaggioso ricorrere al bonus.
Prendiamo l’esempio di una famiglia che vive in un appartamento all’interno di un condominio, che non dispone di un sistema centralizzato di riscaldamento, che sta effettuando degli interventi di efficientamento energetico (ad esempio cappotto termico) che beneficiano del Superbonus, conseguendo il miglioramento delle due classi energetiche.
È la condizione ottimale per avviare una ristrutturazione:
- 1) sostituendo la caldaia e gli infissi
- 2) per ristrutturare i servizi igienici.
1) per la sostituzione della caldaia e delle finestre comprensive degli infissi potrà beneficiare del Superbonus del 110% della spesa sostenuta se la caldaia e le finestre possiedono i requisiti richiesti ai sensi dell’articolo 14 del decreto legge n. 63/2013.
Pertanto, a fronte di una spesa di 8.000 euro, otterrà una detrazione di 8.800 euro (110%), da utilizzare in 5 anni in quote annuali da 1.760 euro
2) se si interviene sui servizi igienici sostituendo non solo pavimenti e sanitari ma anche con il rifacimento degli impianti, l’intervento nel suo complesso rientra nella manutenzione straordinaria e, pertanto, le relative spese danno diritto alla detrazione in misura pari al 50% delle spese sostenute, fino al limite massimo di 96.000 euro complessive (detrazione massima 48.000 euro), da ripartire in 10 anni. Pertanto, a fronte di una spesa complessiva di 20.000 euro avrà diritto a una detrazione pari a 10.000 (50%), con quote annuali di 1.000 euro.