Il perché del 25 aprile
La festa della Liberazione venne istituita per commemorare la fine del ventennio fascista
La festa della Liberazione venne istituita per commemorare la fine del ventennio fascista.
La festa della Liberazione venne istituita per commemorare la fine del ventennio fascista e della tragica esperienza della Repubblica di Salò. Essa ricorda infatti la giornata del 25 aprile 1945 che vide l'insurrezione di Milano e la presa di numerose città del Nord da parte delle formazioni partigiane.
Ma è anche san Marco. Marco aveva due nomi: uno ebraico, Giovanni, che usava tra i connazionali; l'altro greco, Marco, con cui si presentava nel mondo greco-romano. Secondo una tradizione antichissima la sua famiglia era benestante e aveva un rapporto stretto con Gesù, perché metteva a sua disposizione la casa in Gerusalemme e l'orto che possedeva lì vicino, sulla collina degli ulivi. Marco accompagna tutti gli avvenimenti dolorosi della passione e poi quelli gloriosi della risurrezione e della pentecoste. Successivamente si trova a far parte della primitiva comunità cristiana insieme con la madre e lo zio Barnaba. Pietro si serve di lui come interprete. Ed è proprio Pietro, secondo la tradizione, che, considerando ormai la comunità romana ben consolidata nella fede, invia Marco ad Alessandria d'Egitto. Qui Marco avrebbe fondato la chiesa e incontrato il martirio.