Compravendita case, prezzi e flussi invariati ma aumentano le metrature delle abitazioni vendute
L’acquisto di una prima casa in vetta muove il mercato; il mutuo ipotecario monopolizza i metodi di acquisto
In attesa della conclusione del primo trimestre di questo nuovo anno 2021, per rendersi conto come la crisi sanitaria legata al Covid19 abbia influito nel 2020, basta leggere il rapporto dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate relativo all’ultimo trimestre 2020, ovvero quello relativo ai mesi da ottobre a dicembre.
Il clima del mercato immobiliare residenziale del IV trimestre 2020 rilevato presso gli agenti immobiliari mediante il Sondaggio congiunturale del mercato delle abitazioni in Italia, è sintetizzabile in 11 punti.
In attesa della conclusione del primo trimestre di questo nuovo anno 2021, per rendersi conto come la crisi sanitaria legata al Covid19 abbia influito nel 2020 basta leggere il rapporto dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate relativo all’ultimo trimestre 2020, ovvero quello relativo ai mesi da ottobre a dicembre. Il clima del mercato immobiliare residenziale del IV trimestre 2020 rilevato presso gli agenti immobiliari mediante il Sondaggio congiunturale del mercato delle abitazioni in Italia, è sintetizzabile in 11 punti.
1) Circa il 60 per cento delle agenzie immobiliari intervistate ha segnalato una sostanziale stabilità dei prezzi di vendita nel quarto trimestre del 2020, in linea con quanto rilevato per il terzo trimestre nella precedente indagine. La quota di operatori che ravvisa un calo delle quotazioni resta significativa (33,7 per cento da 35,5 nell’indagine precedente).
2) La percentuale di agenzie che hanno venduto almeno un’abitazione nel trimestre ottobre-dicembre è nuovamente salita all’82,1 per cento, portandosi poco al di sotto dei valori di un anno prima.
3) È aumentata la superficie media degli immobili intermediati: il 56,4 per cento ha una metratura compresa fra 80 e 140 mq, mentre per il 37,8% la superficie è inferiore agli 80 mq (51,5 e 44,3 per cento, rispettivamente, nella rilevazione riferita al quarto trimestre del 2019).
4) Il 46,2 per cento dei potenziali acquirenti intendeva acquistare una prima casa di proprietà per sé o per i propri familiari, il 32,9% cambiare abitazione, il 15,8% ricercava una seconda casa a fini di investimento.
5) Lo sconto medio sui prezzi di vendita rispetto alle richieste iniziali del venditore è lievemente aumentato rispetto al trimestre precedente, all’11,3% (dal 10,9 nella precedente rilevazione); i tempi di vendita sono rimasti sostanzialmente stabili, a 7,5 mesi.
6) La quota di compravendite finanziate con mutuo ipotecario è al 73,8%, riportandosi sui valori dell’estate del 2019. Il rapporto fra l’entità del prestito e il valore dell’immobile resta elevato, al 76,7%.
7) È diminuita la percentuale di agenzie che segnalano difficoltà nel reperimento del mutuo da parte degli acquirenti (25,8%, da 27,6).
8) Il divario fra prezzi richiesti e domandati si conferma la causa prevalente di cessazione dell’incarico, perché le proposte di acquisto sono ritenute troppo basse dai venditori (54,3 per cento degli agenti) oppure perché i compratori giudicano troppo elevati i prezzi offerti (50,5 per cento).
9) Le attese delle agenzie riguardo al proprio mercato di riferimento sono notevolmente migliorate, pur restando improntate al pessimismo: il 26,3 per cento degli operatori ha aspettative sfavorevoli per il primo trimestre contro solo il 9,4% di coloro che nutrono attese favorevoli (erano rispettivamenter 46,7 e 4,7).
10) Le aspettative sull’evoluzione del mercato immobiliare nazionale sono migliorate: con riferimento all’andamento nel trimestre in corso il saldo resta negativo ma in misura molto più contenuta rispetto alla scorsa rilevazione (-26,6 punti percentuali da -44,8).
11) Le prospettive a due anni sono tornate positive, con un saldo fra aspettative di miglioramento e peggioramento pari a 9,6 punti percentuali (da -1,2).