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Case a 1 euro, si moltiplicano i Comuni aderenti ma non mancano le difficoltà

Gli Enti hanno difficoltà a reperire gli immobili da reimmettere sul mercato

Fonte immagine: jacqueline macou
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Così come accaduto ad altri Comuni in tutta Italia, dopo il regolamento, ci si ritrova a fare fronte al muro ideologico rappresentato dai proprietari che, pur avendo lasciato da anni le abitazioni al degrado, sono restii a cedere i propri beni praticamente a zero. Se da un lato, la resistenza ideologica dei proprietari è anche comprensibile, perché vedono abbattersi così in modo drastico un valore in loro possesso, dall’altro lato il progetto case a 1 euro rappresenta una delle poche linee percorribili per il rilancio di piccoli borghi che altrimenti si stanno spopolando in un processo irreversibile ormai da decenni.

Il caso di Maenza, piccolo comune della provincia di Latina che sta predisponendo il regolamento per favorire la cessione volontaria di immobili, in piena proprietà e godimento da parte di privati interessati a prezzi simbolici a fronte di obblighi di messa in sicurezza e ristrutturazione in tempi rapidi e prestabiliti dall’Ente, costituisce solo l’ultimo esempio, in ordine cronologico, della linea intrapresa da vari Comuni italiani per ridare impulso abitativo ai rispettivi centri storici.

Così come accaduto ad altri Comuni in tutta Italia, dopo il regolamento, ci si ritrova a fare fronte al muro ideologico rappresentato dai proprietari che, pur avendo lasciato da anni le abitazioni al degrado, sono restii a cedere i propri beni praticamente a zero. Se da un lato, la resistenza ideologica dei proprietari è anche comprensibile, perché vedono abbattersi così in modo drastico un valore in loro possesso, dall’altro lato il progetto case a 1 euro rappresenta una delle poche linee percorribili per il rilancio di piccoli borghi che altrimenti si stanno spopolando in un processo irreversibile ormai da decenni.

Non a caso, per tenere in piedi entrambi i ragionamenti, gli stessi Comuni si stanno concentrando su un attento censimento dei beni immobiliari presenti sul territorio con grande attenzione dedicata all’individuare immobili ormai fatiscenti, in cui la situazione di degrado è acclarata e perdura da anni, tanto da rendere gli stessi immobili instabili e pericolosi per la pubblica incolumità di chi ci abita vicino e per chi ci si trova a passare nei dintorni.

Proprio in questi casi infatti, l’Ente può intervenire con una soluzione duplice che consiste in primis nell’intimare ai proprietari il recupero dell’immobile stesso e, in caso di diniego, procedendo all’esproprio dello stesso, proprio facendo leva sulle ragioni prima esposte.

Attraverso il ripopolamento “a basso costo” sono tanti i paesi che provano a rilanciarsi in ottica turistico-attrattiva. 

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