Edilizia, i geometri fiscalisti plaudono le nuove regole bonus
Secondo i tecnici, le nuove norme introdotte permettono di tutelare maggiormente i cittadini
Secondo Agefis, l'Associazione dei geometri fiscalisti, grazie al doppio sistema di controllo, composto da asseverazione della congruità delle spese e successivo visto di conformità, vengono tutelati sia i beneficiari della detrazione che l’istituzione, che si protegge così da eventuali frodi fiscali, purtroppo non infrequenti.
Avversate da associazioni di settore e aziende, le nuove regole introdotte dal Governo nell'ambito della concessione dei bonus edilizi, hanno riscontrato invece il plauso dei geometri fiscalisti che costituiscono parte attiva nel processo di erogazione delle agevolazioni.
Le regole relative ai bonus fiscali in edilizia sono in continuo mutamento, ma la tutela del cittadino passa anche attraverso attestazioni, asseverazioni e visti di conformità. A dirlo Agefis l'Associazione dei geometri fiscalisti. "E' ormai noto - si legge in una nota - che il decreto-legge 157/2021 (il decreto Antifrode) ha esteso anche alle detrazioni fiscali diverse dal superbonus 110% l’obbligo di asseverazione e visto di conformità, per poter fruire di sconto in fattura e cessione del credito. La Legge di Bilancio per il 2022 ha poi esteso anche a sismabonus, ecobonus, bonus facciate e bonus ristrutturazione (per citare solo i più frequenti) la possibilità di portare in detrazione le spese per il rilascio di visto di conformità, attestazioni e asseverazioni necessarie".
"Queste nuove regole tuttavia - continua la nota Agefis - si applicano solo ai lavori di importi superiori a 10mila euro, mentre vengono sempre esclusi i lavori in edilizia libera (senza limiti di spesa). È evidente come il legislatore stia lavorando per uniformare le regole relative ai bonus fiscali, in particolare per quanto riguarda gli strumenti ormai celebri della cessione del credito e dello sconto in fattura, introdotti dall’art. 121 del decreto-legge 34/2020 (il Decreto Rilancio). Grazie a questo doppio sistema di controllo, composto da asseverazione della congruità delle spese e successivo visto di conformità, vengono tutelati sia i beneficiari della detrazione che l’istituzione, che si protegge così da eventuali frodi fiscali, purtroppo non infrequenti".
“È necessario, però, che tutti gli attori coinvolti in questi interventi, dai professionisti tecnici, alle imprese, dai professionisti tributari sino ad arrivare ai soggetti beneficiari, comprendano che non si tratta di un’inutile incombenza ma di un’opportunità da sfruttare”, commenta il presidente Agefis, Mirco Mion.
“I cittadini - spiega Mion - sono più tutelati, i costi sono più chiari, i criteri per determinare la congruità delle spese sono più uniformi e certi”. L’asseverazione garantisce, infatti, che i costi per la realizzazione dei lavori siano sostenibili e conformi a quanto previsto dai prezzari regionali e dal prezzario Dei e assicura una maggiore chiarezza soprattutto per gli interventi diversi dal Superbonus, quando c’è un esborso da parte del contribuente e lo sconto non è totale.
“Invece - avverte - il visto apposto da un professionista terzo, imparziale e abilitato, a garanzia dell’intervento eseguito, mette al riparo da errori e incongruenze e assicura una maggiore tranquillità in caso di eventuali successivi controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate".
Per rispondere alle esigenze espresse da più fronti, Agefis "ha elaborato una soluzione, rivolta ai professionisti tecnici, ai professionisti tributari, ai fornitori e ai beneficiari, per l’apposizione del visto di conformità. Grazie alla convenzione stipulata con Csc-Centro servizi consulenza del lavoro, società del brand GruppoPiù e forte dell’esperienza decennale maturata nel mondo della fiscalità immobiliare, fornisce un servizio moderno e affidabile attraverso cui ottenere il visto di conformità, per l’ottenimento della cessione del credito e dello sconto in fattura per i bonus edilizi".