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Landini: 'obbligo vaccino per tutti, non solo lavoratori'

"La trasmissione avviene fuori dai posti di lavoro, sui mezzi di trasporto pubblici, nei luoghi affollati"

  • Maurizio Landini

Crescono i contagi in Italia, la curva di Omicron produce numeri sempre importanti (ieri 145mila nuovi positivi) ma ormai si radica il covincimento che il vaccino sia obbligatorio pertutti non solo per le categorie di lavoratori. A tal proposito si è espresso anche Maurizio Landini leader Cgil. 

Crescono i contagi in Italia, la curva di Omicron produce numeri sempre importanti (ieri 145mila nuovi positivi) ma ormai si radica il covincimento che il vaccino sia obbligatorio pertutti non solo per le categorie di lavoratori.

"È dal mese di agosto dello scorso anno" che il sindacato chiede di introdurre il vaccino obbligatorio per i lavoratori ma al tempo stesso "pensiamo che si debba estendere l'obbligo a tutti i cittadini del nostro Paese. La recrudescenza del virus impone al governo un'assunzione di responsabilità. Accanto alla quale va avviata un'iniziativa pubblica di informazione, coinvolgendo tutti i soggetti interessati. Non ci sono alternative al vaccino". Lo ribadisce in un'intervista a 'Repubblica' Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, ricordando che "i luoghi di lavoro, grazie ai protocolli che abbiamo firmato con il governo e le aziende, non sono risultati focolai della trasmissione del virus. Anzi: la trasmissione avviene fuori dai posti di lavoro, sui mezzi di trasporto pubblici, nei luoghi affollati". "Sinora il governo questa scelta non l'ha fatta" ma aggiunge "penso sia un atto necessario anche per richiamare a una responsabilità collettiva tutte le persone".

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