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Continua il toto nomi per il nuovo Presidente della Repubblica

Anche il presidente dell'Emilia Romagna, Bonaccini, dice la sua: 'il totonomi lo fa chi è in difficoltà'

Fonte immagine: wikimedia
  • Palazzo del Quirinale

Mancano ancora circa quattro mesi alle votazione che il Parlamento Italiano sarà chiamato a svolgere per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica, ma l'argomento del nome del successore di Setgio Mattarella è ormai entrato nella quotidianità dell'agenda politica italiana. 

"Non ho mai visto decidere il nome del presidente della Repubblica con quattro mesi di anticipo. Se mi permette, il totonomi lo fa chi è in difficoltà, per non misurarsi coi problemi degli italiani e con l'agenda del governo. Se oggi discutiamo inutilmente del Quirinale, poi ci occuperemo della legge di Bilancio a febbraio, quando sarà già stata approvata da due mesi?" Se lo chiede il presidente dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, intervistato dal 'Corriere della Sera'. "È una discussione surreale - aggiunge - e al limite dell'irresponsabilità. E piuttosto irrispettosa nei confronti dei presidenti Mattarella e Draghi, le due personalità più autorevoli e credibili sul piano nazionale e internazionale".

"C'è bisogno di stabilità per sconfiggere il virus e per sostenere la ripresa economica - sottolinea Bonaccini - impostando al meglio gli investimenti straordinari che l'Europa ha messo a disposizione dell'Italia. Il Quirinale non è una gara sportiva, non mi occupo del borsino sui possibili vincitori e perdenti, né mi permetto di tirare per la giacca il presidente Draghi, che sta svolgendo un lavoro preziosissimo sia in Italia che all'estero".

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