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Champions, Allegri serve le carte, la Juve cala il poker

L’Europa riaccende la luce nel buio pesto in cui era piombata la Juventus. Dybala eguaglia e supera Platini tra i marcatori bianconeri

  • Paulo Dybala, doppietta con lo Zenit

Due gol di Dybala, uno a testa di Chiesa e Morata regalano alla Juventus la vittoria contro lo Zenit che vale l'accesso matematico al turno successivo. Per il dieci bianconero, gol 105 e 106 con la Juve, uno in più di Platini.

È una vittoria che vale di più dei tre punti e pure di più del primo posto a punteggio pieno nel girone di Champion League quella della Juventus contro lo Zenit. La formazione di mister Allegri infatti, non solo stacca il biglietto per gli ottavi di finale con due turni di anticipo, ma riaccende la luce nel momento più buio della stagione.

Parte leggermente contratta la Juventus che però accelera grazie a Dybala che pare da subito ispirato e si carica i suoi sulle spalle. Il primo squillo della gara è dello Zenit con Lovren che stacca di testa su corner al 4’, ma nonostante sia solo, indirizza fuori.

Come detto, il capitano argentino della Juve è in serata e al 9’ si libera al tiro e conclude con il destro rasoterra centrando la base del palo alla destra del portiere.

Sono solo le prove del gol che arriva al minuto 11 quando su una respinta corta della difesa su corner, si coordina bene, schiaccia il pallone a terra e lo infila a fil di palo per l’1-0.

Lo show del dieci bianconero continua al 18’ quando entra in area da destra con un dribbling funambolico, serve palla a Morata ma la conclusione del numero 9 è alta.

Purtroppo per la Juve però, la fortuna non le è amica e al 26’, su cross di Karavaev, Bonucci di testa riesce solo a spizzare la palla che prende una parabola imparabile e si infila all’incrocio per l’1-1.

La Juve patisce il colpo per qualche minuto ma riparte alla mezzora Chiesa chiama di testa alla parata Kritsyuk.

Al 37’ arriva anche il gol di Morata ma è in posizione di offside e l’arbitro annulla mentre al 41’ è MacKennie a sfiorare il gol ma il portiere russo dice no.

Nella ripresa è di nuovo Dybala a firmare il primo squillo dopo 3’ minuti con il tiro a giro del 10 bianconero che finisce fuori di un soffio. La Juve è sempre in avanti e sul suggerimento di Bernardeschi al 5’, Morata prova il tocco di tacco sotttomisura ma manda fuori. Allora ci riprova morata da fuori al 7’ ma Kritsyuk blocca in due tempi.

Al 54’, dopo un pallone recuperato da Morata in ripiegamento a metà campo, è Locatelli ad inventare l’apertura di Chiesa che controlla, entra in rea e subisce fallo. È rigore e dal dischetto Dybala calcia fuori. I giocatori dello Zenit sono in area e si ripete. Sulla ripetizione arriva il 2-1.

Ritrovato il vantaggio la Juve continua a giocare e al 15’ Dybala sfiora il tris con un tiro dal limite. Ci prova anche Chiesa che al 63’ è un po’ egoista e spara fuori. Anche Sczezsny fa la sua parte e al 66’ è bravo a dire di no a Claudinho e al 68’ è bravissimo sul neo entrato Malcom.

La Juventus sfiora il tris con MacKennie che al 72’ fa vibrare la traversa dopo una discesa perentoria.

Il tris arriva al 73’ e lo firma Chiesa che in area si libera al tiro e in diagonale infila la palla della vittoria. Chiesa sfiora anche il poker al 78’ ma portiere e difensore salvano il gol.

Il poker lo cala Morata all’82’ quando è il tandem Chiesa-Dybala a confezionare la palla al bacio. La Juve stacca la spina e nel finale Azmoun trova lo spazio per il definitivo 4-2.

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