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Jourova: "Gli Stati Ue agiscano contro liti temerarie"

Come tutelare i giornalisti che rischiano la vita nel raccontare la verità. Le parole della Ue al Consiglio di Giustizia in Lussemburgo

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"Sono venuta qui per convincere i ministri della Giustizia che dobbiamo fare di più per proteggere i giornalisti dalle liti temerarie". Lo ha detto la vicepresidente della Commissione Europea Vera Jourova, prima di partecipare al Consiglio Giustizia in corso a Lussemburgo.

Non solo Anna Politkovskaya nel giorno della sconfitta per la giustizia. Infatti, oggi non viene ricordata solo la cronista russa uccisa per i suoi reportage da mano ancora ignota, ma anche la giornalista maltese Caruana Galizia, che  aveva 47 cause quando l'hanno uccisa. 

"Sono venuta qui per convincere i ministri della Giustizia che dobbiamo fare di più per proteggere i giornalisti dalle liti temerarie". Lo ha detto la vicepresidente della Commissione Europea Vera Jourova, prima di partecipare al Consiglio Giustizia in corso a Lussemburgo. La lite temeraria, continua, "è una forma di molestia: sempre più i giornalisti sono sottoposti a pressioni economiche, specie con la crisi Covid, e devono affrontare lunghe cause in cui la controparte, che ha potere e denaro, tenta di affamarli, assorbendo i loro soldi, perché devono difendersi nella causa".

"Daphne Caruana Galizia, la giornalista maltese, quando è stata assassinata doveva fronteggiare 47 cause, principalmente nel Regno Unito - sottolinea Jourova - Per me è una lezione che dobbiamo imparare".

"Tenterò di convincere i ministri che dobbiamo affrontare seriamente questo problema e annuncerò loro che la Commissione adotterà all'inizio dell'anno prossimo una legislazione per le cause transfrontaliere e raccomanderò loro di adottare la medesima logica nella loro legislazione nazionale", conclude Jourova.

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