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MIMS, 271 progetti finanziati dal PinQua

Fondi per 3,2 miliardi di euro distribuite dalla Commissione istituita ad hoc per selezionare i progetti

Fonte immagine: MIMS
  • Cantiere

Tra i progetti selezionati, quelli di Milano, Sassari, Teramo, Messina, Bari, Cuneo,Vercelli, Piacenza, Bologna e Foggia, Sono tutti piani di riqualificazione e valorizzazione. 

Il Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili (Mims) ha scelto 271 progetti che sono stati ammessi al finanziamento del Programma nazionale della qualità dell’abitare (PinQua) con l’obiettivo di riqualificare i centri urbani, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale. Ai fondi inizialmente previsti (400 milioni) si aggiungono i 2,8 miliardi del Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

A scegliere i 271 progetti è stata l’Alta Commissione istituita presso il Mims per esaminare le oltre 290 proposte pervenute da Regioni, Comuni e Città Metropolitane. Tre mesi di selezione per stilare una graduatoria di progetti ammissibili al finanziamento, complessivamente pari a 3,2 miliardi di euro. Gli indicatori utilizzati per definire la graduatoria dei progetti hanno tenuto conto sia della superficie residenziale che viene recuperata dal progetto, sia della maggiore inclusività sociale che esso genera, anche tramite il coinvolgimento nella successiva gestione dell’intervento da parte del terzo settore.

Indicatori di impatto sociale, culturale, urbano territoriale, economico-finanziario e tecnologico sono stati i parametri su cui si è formato il giudizio della Commissione: l’apporto economico di fondi privati, la rispondenza alle politiche territoriali regionali, la sostenibilità ed efficienza energetica e la premialità al consumo di suolo zero hanno costituito alcune delle voci valorizzate dall’apposito programma informatico creato ad hoc.

Tra i progetti ammessi in graduatoria – molti firmati da grandi studi di architettura italiani - figurano quelli per la riqualificazione del centro storico di Sassari (ripopolamento del Centro Storico attraverso il recupero di immobili abbandonati o degradati da destinare a residenza) e del Comune di Messina (risanamento delle aree baraccate ancora esistenti a seguito del terremoto del 1908, attraverso la demolizione e ricostruzione di abitazioni e servizi), progettazioni innovative che riguardano Teramo (rigenerazione urbana con recupero, demolizione e ricostruzione di residenze pubbliche e valorizzazione degli spazi pubblici) e proposte di social housing a Bari e Piacenza. Pone l’accento su aspetti di inclusione sociale la proposta di rigenerazione del porto Fluviale di Roma, che prevede la riqualificazione di un immobile vincolato e riallocazione di 53 nuclei famigliari provenienti da 21 Paesi diversi. Il Comune di Vercelli propone interventi di rigenerazione urbana nel centro storico, sul lungofiume e il territorio agricolo, quello del Comune di Cuneo prevede l’aumento dell’accessibilità e la rigenerazione del tessuto urbano anche attraverso la realizzazione di residenze per giovani, anziani e famiglie fragili. I progetti dei Comuni di Corigliano Rossano, della Città Metropolitana di Bologna e del Comune di Foggia prevedono la riqualificazione di quartieri, a sostituzione degli edifici abusivi e fatiscenti con nuovi fabbricati. La proposta del Comune di Milano prevede il potenziamento e ottimizzazione della rete dei servizi di prossimità anche attraverso la sperimentazione di nuovi modelli di gestione sociale dei servizi abitativi, quelle del Comune di Pesaro delinea un modello abitativo integrato in una visione complessiva del territorio per il miglioramento delle qualità ambientali a consumo di suolo zero con potenziamento della rete ecologica e accessibilità ai servizi di prossimità e quella del Comune di Bari, che prospetta la riqualificazione e valorizzazione di alcune aree degradate non più funzionali all’esercizio ferroviario.

I progetti al momento esclusi dal finanziamento, per un ammontare di circa un miliardo di euro, potrebbero essere ricuperati in futuro utilizzando altre fonti di finanziamento.

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