Appalti pubblici più snelli grazie al nuovo disegno legge
Il Ministro Giovannini spiega il testo approvato dal Consiglio dei Ministri e proposto dal MIMS
Digitalizzazzione e informatizzazione delle procedure rappresentano la chiave scelta dal MIMS per ispirare il disegno legge che deve snellire gli appalti pubblici.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge delega per la revisione del Codice dei Contratti. Lo scopo è quello di favorire la semplificazione, legalità, digitalizzazione e sostenibilità degli appalti pubblici. Lo stesso Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha spiegato: “L’obiettivo è aumentare l’efficienza del sistema degli appalti, garantire una migliore gestione degli investimenti pubblici, rendere più rapide le procedure assicurando tempi certi per la realizzazione delle opere”.
I punti da ottimizzare sono chiari: norme più semplici e chiare per assicurare efficienza e tempestività nell’affidamento, la gestione e l’esecuzione di contratti e concessioni; tempi certi per le procedure di gara, per la stipula dei contratti e la realizzazione degli appalti, comprese le opere pubbliche che dovranno essere sempre più orientate all’innovazione e alla sostenibilità; rafforzamento della qualificazione delle stazioni appaltanti.
Il testo approvato punta ad un più stretto legame tra normativa nazionale e direttive europee, prestando una particolare attenzione alla qualificazione delle stazioni appaltanti con il potenziamento e la specializzazione del personale. Inoltre, è prevista la massima semplificazione delle procedure per gli investimenti in tecnologie verdi e digitali e per l’innovazione e la ricerca, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu, così da aumentare il grado di eco sostenibilità degli investimenti pubblici. Poi è previsto l’inserimento nei bandi di gara di clausole sociali e ambientali come requisiti necessari o premiali dell’offerta al fine di promuovere la stabilità occupazionale, l’applicazione dei contratti collettivi, le pari opportunità generazionali e di genere.
Lo stesso ministro ha poi specificato: “L’obiettivo è di garantire l’efficienza del sistema degli appalti, favorendo la concorrenza tra gli operatori, fornendo regole chiare e garantendo allo Stato la migliore gestione degli investimenti pubblici. Puntiamo a rendere più rapide le procedure e ad assicurare tempi certi per la realizzazione delle opere pubbliche, in coerenza con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e con i principi di sostenibilità economica, sociale e ambientale”.
Al fine di abbreviare i tempi delle gare è prevista una piena digitalizzazione e informatizzazione delle procedure, la riduzione degli oneri amministrativi ed economici a carico dei partecipanti, e strumenti per diminuire il contenzioso sull’affidamento ed esecuzione degli appalti.