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Superbonus, la proroga al 2023 è legata alla prossima Legge di Bilancio

La scadenza fissata nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza resta quella del 31 dicembre 2022

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  • Piano Nazionale Ripresa e Resilienza

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza conferma il bonus 110% per tutto il 2022 mentre ulteriori dodici mesi di valenza dovrebbero essere contemplati nella prossima legge di bilancio che sarà varata dal governo Draghi. 

Le speranze che il Superbonus venga prorogato anche per il 2023 sono tutte legate alla prossima legge di bilancio. Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) inviato all’Europa per l’erogazione del Recovery Fund, la data di scadenza dei termini entro cui richiedere il bonus 110% resta quella del 31 dicembre 2022.

Nello specifico la validità del Superbonus rimane:

  • al 30 giugno 2023 per gli interventi effettuati dagli IACP, a condizione che almeno il 60% dei lavori siano stati effettuati alla fine del 2022,
  • al 31 dicembre 2022 per gli interventi effettuati dai condomini, a condizione che almeno il 60% dei lavori sia stato effettuato entro il 30 giugno precedente.

Oltre alle date sono state confermate alcune caratteristiche fondamentali:

  • le modalità di erogazione in 5 anni (con possibilità di cessione del credito o sconto in fattura)
  • la possibilità di eseguire interventi su zone comuni, su unità immobiliari funzionalmente indipendenti e unità plurifamiliari con uno o più accessi indipendenti dall’esterno, nonché su singole unità immobiliari
  • lavori (trainati e trainanti) riguardanti l’isolamento, infissi efficienti, sostituzione di sistemi di riscaldamento e condizionamento e installazione di impianti per la generazione di energia rinnovabile,
  • l’ammissibilità alle agevolazioni a condizione che si esegua condizionata un miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio, dimostrabile tramite il confronto con l’attestato di prestazione energetica (APE) prima e dopo l’intervento, equivalente ad un risparmio energetico medio (in relazione ad un consumo medio annuo di energia primaria dell’edificio residenziale) di circa 240 kWh/mq e ad un risparmio minimo atteso (sia energetico che di emissioni) del 30-40%.

Cambiano i passaggi per l’accesso al bonus che sono stati snelliti e semplificati a livello burocratico.

La novità più grande è quella che riguarda un nuovo bonus con detrazione unica e progressiva al 75% che sostituisce tutte gli altri. La percentuale di concessione, appunto graduale, è legata al livello di incidenza energetica dell’intervento per cui viene richiesta l’agevolazione. 

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