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Le diverse figure professionali nel mondo dell'architettura

Architetti, urbanisti, ingegneri edili, paesaggisti occupano il settore dell’Architettura, mestieri che si interconnettono, collaborano e che allo stesso tempo rappresentano diverse tra loro

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La diversità delle figure professionali nel campo dell’architettura è l’elemento tempo. Nell’edilizia architetti e ingeneri vedono terminata la loro opera, un architetto pianificatore organizza la città e si suoi spazi, accettando la variabile di mode, servizi e tendenze nuove.

 

L’architettura è una disciplina molto ampia che comprende numerosi settori e figure professionali. Nella grande maggioranza dei casi i professionisti collaborano tra loro con l’unico obiettivo di realizzare un progetto funzionale ed esteticamente valido, ma affinché la cooperazione funzioni occorre scindere le competenze previste nelle diverse attività professionali.

Architetti, urbanisti, ingegneri edili, paesaggisti e molte altre sono le figure professionali che occupano il settore dell’Architettura in senso lato. Mestieri che si interconnettono, collaborano e che allo stesso tempo rappresentano realtà molto diverse tra loro.

In sintesi una grande differenziazione che può essere attuata sta nella tipologia della progettazione: di unicità nel caso di progetti architettonici, di pluralità per gli urbanisti e paesaggisti poiché, ampliandosi la scala entro cui un progetto si esaurisce, vengono compresi molteplici fattori.

Un altro elemento fondamentale che permette di scindere le diverse attività professionali è l’elemento tempo, o per meglio dire l’orizzonte temporale. Basti pensare ad un progetto architettonico-edilizio elaborato essenzialmente da un architetto o da un ingegnere edile. Professionisti che avranno la possibilità di vederlo realizzare, poi compiuto ed infine di conservarlo immutato nel tempo.

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Completamente opposto è ciò che spetta ad un pianificatore urbanista, il cui compito è di organizzare la città, gli spazi pubblici, prevedere un dimensionamento dei servizi e tanti altri aspetti. In questo caso l’urbanista sa, già al momento dell’ideazione e progettazione, che la proiezione tempo sarà molto variabile (seppur per legge definita a lungo termine): un piano urbanistico di una città non si vedrà mai compiuto integralmente, ma verrà modificato con l’evolversi delle realtà sociali, economiche, ambientali, e le diverse problematiche che negli anni emergeranno e comporteranno l’inevitabile cambiamento di un lavoro pensato per un periodo storico diverso, con esigenze diverse. Si tratta di concetti complessi e costantemente in movimento. Se così non fosse dovremmo anche preoccuparci.

In conclusione, quanto detto non vuole avvalorare una professione rispetto un’altra ma occorre scindere le competenze che ogni attività professionale richiede e constatare quell’insieme di fattori che ne permette il buon funzionamento.

 

 

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