Crepe o intonaco staccato sotto al balcone? Vietato sottovalutare il problema

In quanto esterno ai muri perimetrali della propria abitazione, spesso il balcone viene trascurato, ma la sua cura e la sua efficienza sono invece fondamentali. Al di là degli accorgimenti e stili che possono essere adoperati per il suo allestimento o per migliorarne l’estetica, la sua solidità strutturale risulta primaria per chi vi accede e per chi è sotto.

Come i terrazzi, i balconi sono tra i punti più critici di un edificio. Sono esposti agli agenti atmosferici e alle escursioni termiche che mettono a dura prova i materiali con cui sono costruiti. Senza contare che, a causa di sovraccarichi o piccole scosse sismiche, possono subire degli stress strutturali tali da comprometterne i solai.

Ci sono dei segnali inconfondibili che fanno accendere l’allarme nel caso specialmente di balconi a sbalzo come crepe, pezzi di intonaco mancante, ruggine sui ferri dell’armatura scoperti.

Vista la delicatezza del caso, il più dele volte è opportuno rivolgersi a un esperto.

Non tutti i balconi sono uguali e, di conseguenza, non tutti i balconi presentano gli stessi problemi generati dall’usura del tempo, dall’azione delle intemperie o dagli stress da carico.

Capire l’esatta causa del deterioramento, oltre il normale trascorrere del tempo, costituisce il primo fondamentale passo per una ristrutturazione efficace. L’analisi dei materiali di costruzione in tale fase è fondamentale visto che agire su un balcone in cemento armato piuttosto che su uno in tavelloni, comporta interventi differenti.

Individuata la causa del deterioramento e il modello utilizzato in costruzione si passa alla scelta dei materiali più idonei per la ristrutturazione e solo dopo si arriva alla fase della messa in posa.