Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com

Coibentazione, parola all'esperto: Massimo Manzi

34 anni di esperienza nel settore e un curriculum che testimoniano l'eccellenza nel settore dell'isolamento termoacustico

Fonte immagine: Fonte non disponibile
  • L'esperto di coibentazione e isolamento termoacustico, Massimo Manzi.jpg

La tecnica che permette di isolare un edificio a livello termico ed acustico, si chiama coibentazione. Al dire il vero si tratta di un insieme di tecniche che permettono di elevare la classe energetica dell’edificio stesso e così facendo aumentano il suo valore, abbassano l’ammontare dell’energia necessaria per il riscaldamento e per il refrigeramento degli interni e aumentano il comfort di vivibilità degli stessi.JHJHJ

Ci sono tipi di isolamento che non riguardano le persone e sono positivi; sono l’isolamento termico e l’isolamento acustico degli edifici. La tecnica che permette di isolare un edificio a livello termico ed acustico, si chiama coibentazione. Al dire il vero si tratta di un insieme di tecniche che permettono di elevare la classe energetica dell’edificio stesso e così facendo aumentano il suo valore, abbassano l’ammontare dell’energia necessaria per il riscaldamento e per il refrigeramento degli interni e aumentano il comfort di vivibilità degli stessi.

Sul mercato esistono una varietà di prodotti per la coibentazione davvero ampia, ma per ottenere dei risultati duraturi e soddisfacenti, è decisamente preferibile affidarsi a degli esperti di settore.

Quella della coibentazione è infatti un’arte, quantomeno una tecnica, che arriva lì dove la muratura si ferma. Così come il tecnico che si occupa dell’applicazione della coibentazione, è altra cosa rispetto al muratore.

Coibentazione e muratura sono quindi due discipline dell’edilizia che si completano, ma distinte una dall’altra.

Per ottenere dei livelli di isolamento termoacustico rilevanti e senza controindicazioni è preferibile, anzi è decisamente raccomandato, affidarsi ad esperti di settore.

Uno dei maggiori esperti del campo, è Massimo Manzi, attivo nel settore in prima persona da venti anni, e prima ancora formato dal un know out dell’azienda di famiglia che opera nel medesimo campo dal 1987. Lo abbiamo sentito per farci un’idea precisa dell’universo coibentazione.

Innanzitutto chiariamo in concetto di isolamento perché spesso viene confuso o quantomeno semplificato troppo. Per delineare un corretto concetto di isolamento, bisogna partire da una fase progettuale che si fonda da un’esperienza maturata sul campo e dalla conoscenza delle possibilità messe a disposizione dal mercato. Non esiste una soluzione universale valida in qualsiasi caso, ma in ogni situazione si deve individuare la soluzione più adatta per avere i risultati richiesti e per fare in modo che questi risultati siano duraturi e senza controindicazioni.

E’ errato pensare che l’isolamento possa essere realizzato da un edile generico e soprattutto è sbagliato pensare alla figura del muratore che può fare tutto.

Fare isolamento significa avere delle attitudini specifiche, a cominciare dai tecnici che progettano per arrivare alle maestranze che eseguono.

Avere la capacità di interpretare le situazioni che di volta in volta ti trovi di fronte è fondamentale. Il cantiere ogni volta può metterti davanti ad una situazione differente che bisogna trattare in una maniera peculiare. Un operatore generico non ha tutte le potenzialità necessarie per ottimizzare ogni situazione e potrebbe perdere di vista le priorità che necessitano in quel momento.

I MATERIALI

Conoscere i materiali disponibili sul mercato è fondamentale. Purtroppo già qui si individuano delle carenze che coinvolgono non solo chi installa, ma anche i progettisti. Oggi con le normative che incentivano il settore, sono le stesse leggi che spingono gli attori del processo a raggiungere una formazione adeguata sull’argomento. L’argomento è così ampio che basta pensare che esistono già tre categorie primarie attraverso le quali bisogna orientarsi e che sono quelle dei materiali sintetici, i materiali minerali e i materiali organici. All’interno di ognuna di queste categorie si declinano poi decine e decine di prodotti derivati.

 

IL METODO

Il giusto approccio inizia già dal dare la necessaria rilevanza e il giusto lustro al ruolo svolto dall’isolamento. Troppo spesso in fase progettuale si predilige la parte estetica andando invece a lesinare su quella funzionale e l’isolamento fa parte proprio di questa parte funzionale. Spesso neanche si vede, è invisibile perché interna ai muri, ma la coibentazione è un’opera strutturale; fa parte dell’edificio e rimane con esso aumentandone il valore

LA SPECIALIZZAZIONE CHE OPERA SUL NUOVO E QUELLA CHE OPERA SULL’ESISTENTE

A livello progettuale e quindi anche nell’installazione, agire su un edificio in fase di costruzione è anche più facile perché viene predisposto tutto già sulla carta e quindi viene realizzato. Più complessa è quella che nel settore chiamiamo la correzione termica che si opera su edifici già esistenti. Ed è questa la branchia del nostro lavoro che offre più sbocchi. Le nuove normative con i relativi bonus, non incentivano la realizzazione di nuove cubature bensì il recupero delle cubature esistenti e quindi la correzione termica trova grande applicazione. Per mettere in atto una corretta correzione termica, devi conoscere le basi dell’edilizia e quindi le tecniche utilizzate a seconda degli anni di costruzione. Ovviamente ogni modo di costruzione richiede una modalità di intervento adeguata.

ISOLAMENTO TERMICO E ISOLAMENTO ACUSTICO

L'isolamento termico e l'isolamento acustico rappresentano due attività distinte e differenti. 

La termica è scientificamente esatta e ricostruibile; fai un progetto e lo realizzi con i risultati attesi,

L’acustica è esatta ma imprevedibile; può accadere che nella costruzione non torni quanto ipotizzato in fase di progetto. Oltre la parte relativa all’involucro opaco, è importante la congiuntura con altre competenze, vedi gli infissi, e i famosi cassonetti degli avvolgibili che rappresentano da sempre un problema da risolvere.

L’ISOLAMENTO DEI CASSONI DEGLI AVVOLGIBILI

Spesso in fase di installazione degli infissi, si trascura la parte relativa ai cassonetti. La mancata coibentazione dei cassonetti però rischia di vanificare gran parte degli sforzi fatti sugli infissi stessi e sui muri.

Per i cassonetti è stata concepita la realizzazione di una bolla termoacustica che consiste in un lavoro artigianale, svolto all’interno dello spazio stretto e angusto del cassonetto stesso in cui non si riesce a lavorare con la coibentazione classica. Si crea quindi una rivestimento interno che garantisce un isolamento ermetico, chiamato appunto “bolla” interrompendo quindi gli spifferi tanto fastidiosi.

I BONUS HANNO CONGELATO IL SETTORE

Purtroppo il tanto pubblicizzato ecobonus*, pensati dal Governo per rilanciare il settore delle costruzioni, stanno finendo con il penalizzare lo stesso comparto. I ritardi accumulati nella promulgazione dei decreti attuativi, detto in parole povere, delle modalità come poter accedere agli stessi bonus e quali fossero gli stessi bonus nel dettaglio, hanno congelato il mercato.

Coloro che avevano in animo di eseguire delle opere di ristrutturazione e specificatamente di coibentazione, davanti alla possibilità di poterlo fare a costo zero con gli incentivi offerti dal Superbonus si sono fermati in attesa di maggiori ragguagli e di tutti i provvedimenti attuativi che sono giunti dopo l’estate. Questi ritardi e relative incertezze oltre alla complessità dei progetti stessi hanno portato ad uno stop quasi totale del settore che si è sommato a quello del lock down.

 

*L’ECOBONUS

Moltissime persone hanno riposto le proprie aspettative di efficientare la propria abitazione mediante un’opera di coibentazione della stessa, ricorrendo ai bonus statali. Su tutti L’ecobonus al 110% sarà concesso a condizione che i lavori migliorino la prestazione dell’edificio di almeno due classi energetiche, oppure, se non possibile, che conseguano la classe energetica più alta, da dimostrare mediante l’Attestato di Prestazione Energetica (APE). Gli incentivi saranno quindi concessi a condizione che la validità degli interventi sia asseverata da professionisti abilitati, che dovranno anche attestare la congruità delle spese sostenute con gli interventi agevolati.

I beneficiari potranno usufruire di una detrazione di imposta pari al 110% utilizzabile in 5 annualità. Si potrà cedere il credito per l’importo pari ai lavori eseguiti al proprio istituto di credito.

CONTROINDICAZIONI DI UNA COIBENTAZIONE ARRANGIATA

Una coibentazione strutturata come da manuale, va ben al di là della posa in opera di pannelli isolanti pronti. La posa di siffatti pannelli, nell’immediato può anche portare dei risultati, ma alla lunga può deteriorarsi e già nel medio termine può originare degli effetti indesiderati anche pesanti. Prendiamo l’esempio di un tetto isolato senza uno studio apposito; non dobbiamo meravigliarci se nel giro di qualche anno prenderanno vita condense e a seguire fenomeni di muffe. Una coibentazione ben fatta non si deteriora e dura nel tempo. Prestazioni e durabilità sono le caratteristiche che fanno la differenza.

CERTIFICAZIONI, RISPARMIO ENERGETICO, AUMENTO DEL VALORE DELL’IMMOBILE

Con le certificazioni richieste oggi dalla legge per ottenere i vari bonus, si è imposto uno standard qualitativo minimo che prima solo poche ditte riuscivano a fornire. Ditte che si sono distinte per prime nel settore e hanno fatto formazione di tecnici specializzati.

Un lavoro realizzato ad arte e certificato permette all’immobile di avanzare di classe energetica e l’avanzamento di classe energetica aumenta il valore globale sul mercato dell’immobile stesso.

Una casa ben coibentata, rende la stessa non “energivora” ovvero non divora energia inutilmente per riscaldarla o per raffrescarla in quanto mantiene di più costante la condizione di calore o di fresco creata meccanicamente al suo interno, senza disperderla liberamente. Questo abbassa il dispendio di energia successivo per mantenere la temperatura desiderata.

Una giusta coibentazione permette una diffusione omogenea del calore o del fresco che quindi sarà uniforme vicino alla fonte di calore o di fresco così come lontano da essa. Così come permetterà di non avere dei salti termici repentini allo spegnimento del condizionamento meccanico.

La coibentazione è una attività strutturale, una volta fatta rimane con la casa e non ha scadenza

INSUFFLAGGIO E CAPPOTTO TERMICO: PRO, CONTRO E DIFFERENZE

Le tecniche per arrivare ad una coibentazione efficace di un edificio, sono due. Quella dell’insufflaggio e quella del cappotto termico. L’insufflaggio avviene, iniettando all’interno delle pareti già esistenti, un materiale isolante in fibre sciolte che serve quindi a creare uno schermo interno, Ovviamente per applicare questo sistema, occorre che all’interno della parete ci sia uno spazio di intercapedine nel quale agire iniettando il materiale scelto che può essere, cellulosa mineralizzata oppure lana di vetro.

Con un corretto insufflaggio vengono resi di nuovo funzionali anche materiali già presenti, come vecchi pannelli, ma che distaccandosi negli anni hanno magari perso la loro funzionalità ed efficienza.

Come dice il termine stesso invece, con la tecnica del cappotto, la parete viene rivestita con materiali di spessore importante che conferiscono alla stessa un rivestimento continuo che garantisce un efficiente isolamento termico rispetto all’esterno.

Il cappotto può essere interno ed esterno e, a seconda delle situazioni, può essere realizzato con materiali di diversa natura. Se realizzato dall’interno andremo a prediligere materiali naturali quali sughero, fibra di legno oppure ancora cellulosa. I rivestimenti di copertura magari potranno essere a base di pannelli di argilla che conferiscono un plus specifico nella qualità indor.

COPERTURE ISOLATE

Il tetto ventilato ha un’importanza fondamentale, anche nella nostra zona geografica, dove il problema dell’ isolamento ricorra più per il caldo che per il freddo. Accendiamo l’aria condizionata praticamente da maggio a settembre. Abbiamo molti sottotetti abitati con condizioni veramente insopportabili. Ci corre in aiuto la tecnica degli isolanti multiriflettenti, materiali a basso spessore quindi leggeri, che deviano l’infrarosso creando strutture di fatto “passive”.

Per chi ha il sottotetto, creandosi dei percorsi di accesso, c’è l’opportunità di eseguire un’ottima coibentazione mediante una distesa di materiale sciolto sul calpestio del solaio tramite il sistema dell’insufflaggio. Attività veloce ed economica.

RADON e VENTILAZIONE

Il radon è ad oggi una problematica di limitata attenzione. Si dovrebbe creare più sensibilizzazione su di esso, viste le conseguenze inaspettate che può provocare sulla salute delle persone.

Si ritrova spesso in ambienti interrati soprattutto in zone dove è frequente la presenza di materiali vulcanici.

Il radon si risolve con la ventilazione meccanica che consente di dare ricambio di aria all’interno di ambienti in cui manca una sufficiente areazione.

L’areazione meccanizzata è indispensabile per elevare significativamente la prestazione energetica dell’immobile. Mentre il lavoro della coibentazione permette di ridurre le dispersioni termiche agendo sulle discontinuità dell’involucro, la ventilazione sopperisce alla eccessiva stagnazione d’aria e quindi integra l’apporto di aria primaria evitando per le persone che vi abitano problemi di salute, disturbi del sonno nonché condensa e muffe.

 

 

Se vuoi commentare questo articolo effettua il login.