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Protocollo Ministero-Ance contro il rischio malaffare in cantiere

L’atto prevede un’intensificazione dei controlli per contrastare le infiltrazioni criminali nella filiera delle costruzioni

Fonte immagine: Pixabay
  • lavori in cantiere

Garantire la regolarità dei procedimenti nell'intera filiera delle costruzioni limitando così al massimo li rischi di infiltrazioni criminali; è questo l'intento che ha mosso Ministero dell'Interno e Ance a sottoscrivere il protocollo firmato nei giorni scorsi. 

Un protocollo per la regolarità dei cantieri è stato sottoscritto nelle scorse ore dall’Associazione Nazionale dei Costruttori Edilizi e dal Ministero dell’Interno. L’atto prevede il rafforzamento delle white list e più prevenzione per contrastare il malaffare e sostenere le imprese sane nel proprio difficile lavoro sul territorio.

Rafforzare la prevenzione contro il rischio di infiltrazioni criminali lungo tutta la filiera delle costruzioni è questo l’obiettivo del Protocollo siglato dal Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese e dal Presidente Ance, Gabriele Buia, per dare supporto alle imprese e all’economia sana del Paese. Il Protocollo, che attraverso il proprio sistema territoriale Ance si impegna a diffondere e far adottare in modo capillare, prevede un più stretto raccordo con le prefetture per promuovere presso le imprese la cultura della legalità e potenziare il ricorso allo strumento delle white list.

“Quella contro l’illegalità è una battaglia che Ance combatte da anni al fianco delle istituzioni e a sostegno delle tante nostre imprese impegnate ogni giorno nel contrastare il malaffare” commenta il presidente dell’Ance, Gabriele Buia, che richiama l’importanza di questo protocollo in un momento strategico come quello della partenza dei cantieri del Pnrr.

“Mai come ora occorre impegnarci tutti affinché questa grande occasione per il Paese non venga inquinata dalla criminalità”, incalza Buia, che ricorda il grande sforzo che il sistema associativo sta facendo in questi anni per “promuovere la cultura della legalità tra i propri associati, a partire dal Codice Etico adottato nel 2014, uno dei più rigorosi di tutti i settori economici”.

“Avere le istituzioni al fianco delle imprese nella lotta contro le infiltrazioni criminali”, conclude il Presidente Ance “è la condizione necessaria per dare agli imprenditori che quotidianamente affrontano sul campo le difficoltà del nostro mestiere un valido e necessario aiuto. Solo così, infatti, si può garantire al Paese una crescita sana e a vantaggio di tutta la collettività”. 

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