Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com

L’aumento dei prezzi dei materiali edili arriva in Parlamento

L'incremento dei costi mette in difficoltà le ditte nel riuscire a stare dentro i parametri dei bonus

Fonte immagine: Fonte non disponibile
  • Parlamento Italiano

Interrogazione urgente al Parlamento presentata dall'onorevole Erica Mazzetti per chiedere un impegno a calmierare l'aumento registrato dall'intero settore edilizio. Un aumento che rischia di vanificare la spinta dei bonus. 

Il tema dell’aumento dei prezzi dei materiali edili che rischia di compromettere anche l’effetto rilancio generato dai bonus, è stato sollevato anche in Parlamento portando in discussione le paure espresse dall’Ance, l’associazione nazionale costruttori edili. L’onorevole Erica Mazzetti ha infatti presentato un’interpellanza urgente, la 2-01224 a tal proposito. Tra i passaggi più salienti, si legge: “Il settore delle costruzioni è ancora alle prese con una situazione di grande difficoltà, fortemente acuita dalla terribile emergenza pandemica iniziata quasi un anno e mezzo fa; ad aggravare la situazione, come denunciato dall'Ance, si assiste a rincari record dei materiali, che rischiano di mettere ancora più in difficoltà il settore delle costruzioni; l'attuale elevato aumento dei prezzi di materiali per il settore delle costruzioni sta mettendo a rischio i cantieri in corso e sta riducendo ulteriormente i margini delle imprese di appalti pubblici e privati, che già vivono, come e più di altri comparti produttivi, una forte crisi, e che, nel caso del settore delle costruzioni, è ormai decennale; un aumento di prezzi cominciato a fine 2020 e che riguarda soprattutto metalli, materie plastiche derivate dal petrolio, calcestruzzo e bitumi. Per fare solo alcuni esempi e proprio con riguardo all'acciaio e al ferro, il tondo per cemento armato fa segnare un incremento del 117 per cento tra novembre 2020 e aprile 2021.

Una dinamica che l'ultimo rapporto Ocse del dicembre 2020 ha attribuito all'improvviso incremento della domanda del settore delle costruzioni in Cina. Questo rimbalzo ha innescato un effetto al rialzo sul prezzo di tutta la filiera dell'acciaio, a livello mondiale; a ciò si aggiungono gli effetti della pandemia, che ha comportato scarsità di offerta per le continue chiusure industriali e commerciali nel mondo, e quelli della ripresa, che ha generato un forte aumento della domanda. Gli effetti si sono avvertiti soprattutto in Europa; ulteriori forti incrementi si sono registrati anche in altri materiali di primaria importanza per l'edilizia, come, ad esempio, i polietileni (+40 per cento tra novembre 2020 e febbraio 2021), il rame (+17 per cento), il petrolio (+34 per cento) e i suoi derivati, e altro”.

Come sottolineato dall'Ance, «tutti questi rincari eccezionali rischiano di frenare gli interventi già in corso e di mettere a rischio quelli previsti dal Recovery Plan, qualora non si intervenga tempestivamente». L’interrogazione firmata da Mazzetti, Cortelazzo, D'Attis, Labriola, Casino, Ferraioli, Baratto chiede di adottare iniziative per introdurre un meccanismo di compensazione urgente e straordinario per i lavori eseguiti nel corso del 2021, attraverso il quale riconoscere alle imprese gli incrementi eccezionali intervenuti, da applicarsi, anche in deroga alle disposizioni vigenti, a tutti i lavori in corso di esecuzione alla data di entrata in vigore della norma. 

Se vuoi commentare questo articolo effettua il login.