Superbonus 110% anche per gli impianti sportivi
I parametri di miglioramento energetico sono gli stessi delle abitazioni e serve l'iscrizione al registro CONI
Il Superbonus 110% può essere applicato anche per interventi che riguardano gli impianti sportivi. Ma non tutti. Termina ultimo entro e non oltre il 30 giugno 2022.
Riguarda gli Enti Pubblici ma anche i privati la possibilità spiegata a fine marzo 2021 nella faq dell’Agenzia delle Entrate riguardanti la concessione dei Bonus edilizi e che spiegano come il Superbonus 110% possa essere concesso anche per interventi sulle strutture sportive.
La possibilità riguarda gli impianti sportivi comunali iscritti al registro CONI e sarà destinato esclusivamente ai lavori degli spogliatoi. Sul proprio sito, l’Agenzia delle entrate spiega: “Il Superbonus si applica agli interventi effettuati dalle associazioni e società sportive dilettantistiche, limitatamente ai lavori destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi”.
Le linee guida non si discostano da quelle che regolano l’accesso al bonus degli interventi su edifici privati a scopo abitativo.
Per poter accedere al bonus servirà svolgere dei lavori di riqualificazione finalizzati all’efficienza energetica, al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico che consentiranno all’edificio un miglioramento di almeno due classi energetiche. I suddetti lavori dovranno essere svolti entro e non oltre il 30 giugno 2022.
L'obiettivo è ridurre il consumo di combustibile e la riduzione di emissione di CO2 in atmosfera, oltre a migliorare la gestione degli impianti a servizio delle strutture sportive.
Quindi, come nelle case, il bonus si concede per interventi di isolamento termico sugli involucri, sostituzione degli impianti di climatizzazione, interventi antisismici.
A questi lavori potranno essere abbinati e agevolati anche altri interventi come l’installazione di impianti fotovoltaici e interventi di efficientamento energetico. Il beneficiario del bonus dovrà essere il titolare o il detentore dell’edificio, in posseso di un titolo idoneo e del consenso all'esecuzione dei lavori da parte del proprietario.
Oltre che progettare un intervento per migliorare di due classi energetici la struttura, bisogna dimostrare che la struttura non è soggetta ad abusi edilizi ed esibire gli attestati di prestazione energetica.